Zanzara Tigre

Le zanzare, le tigri così come quelle comuni, probabilmente sono tra gli insetti che più ci infastidiscono, insieme alle mosche, durante le belle stagioni.

Sono attratte dall'Anidride Carbonica (CO2) che noi umani emettiamo naturalmente durante la respirazione, dall'acido lattico di cui ci liberiamo sudando e dai cattivi odori spesso connessi, dalle sostanze chimiche che ci spalmiamo sulla pelle (creme aromatiche e profumi in genere), dalle radiazioni infrarosse e dalla nostra temperatura corporea.


Esistono sistemi per contrastarne e controllarne l'eccessiva diffusione, a cui possono facilmente collaborare tutti i cittadini. Essendo la zanzara un insetto che si adatta agevolmente a molte tipologie di ambienti, bisogna combatterla alla fonte, ossia distruggendone le uova.

Le zanzare per riprodursi necessitano sempre di due elementi: il primo è il nostro sangue che permette la fecondazione delle uova, il secondo è l'acqua, sufficiente in piccole quantità.

Ciò significa che ogni sottovaso con meno di un dito d'acqua può divenire un focolaio, così come un pneumatico o un tombino. Mai svuotare un sottovaso versandone l'acqua ristagnata in un tombino (o in una caditoia), molto meglio nel terreno del giardino. Lo stesso vale per gli innaffiatoi, che vanno poggiati capovolti per permettere l'uscita dell'acqua.

Nei mesi molto caldi (luglio e agosto) le zanzare tigri, in quanto diurne, si rifugiano nei cespugli, nelle aree fresche e all'ombra, dove pungono regolarmente. Si suggerisce perciò di indossare abiti chiari e di utilizzare i repellenti in caso di forte presenza di adulti e particolare sensibilità alle punture. La durata dell'effetto repellente dipende da diversi fattori, tra cui vento, umidità, temperatura, ecc. Informarsi bene prima di utilizzare tali prodotti sui bambini.
Sono presenti sul mercato numerosi larvicidi reperibili nelle farmacie, nelle ferramente, nei consorzi agrari ed anche nei supermercati. L'unico larvicida biologico presente sul mercato si basa su un batterio denominato Bacillus Thuringiensis di varietà Israelensis, innocuo per l'uomo, per gli animali e per l'ambiente stesso. Si raccomanda di seguire bene le istruzioni del prodotto scelto ed eventualmente di chiedere ulteriori approfondimenti sull'uso al rivenditore. 


Nelle nostre zone il trattamento con il larvicida sopra citato inizia ad aprile e prosegue fino ad ottobre e viene ripetuto dopo ogni pioggia abbondante o comunque ogni quindici giorni circa. 


In natura esistono però anche predatori naturali delle zanzare. Un'ottima iniziativa, se nel vostro giardino ci sono stagni, fontane e/o vasche ornamentali è introdurci alcuni pesci rossi che sono ghiottissimi di larve di zanzara. Non dimentichiamo però che tali pesci sono importati nel nostro paese, quindi mai immetterli nei nostri fiumi o laghi. Anche libellule,  ragni, rane, rospi, rondini, gruccioni e pipistrelli sarebbero felicissimi di nutrirsi di larve e zanzare. Per questi ultimi tre esistono in commercio nidi artificiali.


In casa possiamo invece difenderci con i sistemi tradizionali, come le zanzariere, le piastrine, i vaporizzatori e gli emanatori elettrici. Al contrario delle credenze popolari, piante come il geranio, il basilico, l'eucalipto e la cannella non sono realmente efficaci, come pure i fili di rame.


La zanzara, oltre ad essere famosa per il fastidio che provoca, è un importante vettore di malattie. Nel 2007 il nostro paese e soprattutto la nostra regione ha conosciuto la Chikungunya, un virus proveniente dai paesi dal Sud-Est asiatico che provoca febbre alta, cefalea, vomito e soprattutto fortissimi dolori articolari. Il virus si è diffuso utilizzando come elemento di trasmissione la zanzara tigre. 
Le zanzare possono trasmettere anche Dengue, Febbre gialla, Febbre del Nilo ed altri virus ben più preoccupanti e pericolosi della Chikungunya.

L'esistenza di questi rischi giustifica l'insistenza e l'impegno delle varie istituzioni nel controllo dei focolai.

 

Consigli pratici:

  • evitare il ristagno d'acqua non lasciando all'aperto recipienti (piccoli invasi d'acqua, bottiglie e barattoli aperti, rifiuti, ecc), pneumatici e altri oggetti che possano contenere acqua piovana, oppure coprirli con teli impermeabili avendo cura di non creare avvallamenti. Utilizzare vasi privi di sottovasi o riempirli di sabbia per evitare ristagni d'acqua o appoggiare i vasi direttamente nel terreno;
  • introdurre larvicidi specifici, a cadenze adeguate a seconda del prodotto impiegato, nell'acqua dei tombini situati all'interno delle proprietà private, oppure coprire gli stessi con zanzariere;
  • controllare periodicamente che grondaie, condutture e tombini non siano otturati, mantenendoli sempre efficienti;
  • sostituire ogni 3 giorni l'acqua nei serbatoi di raccolta, nei sottovasi e abbeveratoi per animali;
  • pulire regolarmente l'acqua di vasche e fontane, evitando l'accumulo di detriti in putrefazione e introdurre pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara che possano raggiungere tutti i punti della vasca;
  • coprire con coperchi a tenuta o zanzariere i contenitori non rimovibili e mettere le zanzariere alle finestre (specialmente al piano terra: le zanzare tigre raramente volano ad altezze superiori i 2/3 metri);
  • tagliare regolarmente l'erba del giardino;
  • nei cimiteri evitare vasi portafiori o utilizzare acqua trattata o sabbia umida;
  • informare i vicini di casa o i condomini sulla corretta lotta alla Zanzara Tigre;
  • tenere ordinate le aree esterne degli edifici non abitati;
  • evitare l'abbandono di oggetti di qualsiasi tipo che possano raccogliere acqua anche in ridottissime quantità;
  • non disturbare gli animali utili (pipistrelli, rondini, ragni, rane...);
  • proteggere soprattutto gambe e piedi con calzoni lunghi e scarpe chiuse oppure utilizzare prodotti repellenti sulla pelle; indossare di preferenza indumenti di colore chiaro.

 

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